Finanziaria 2010: credito d’ imposta per le imprese che investono in ricerca e innovazione
Continuano le agevolazioni fiscali, sotto forma di credito d’ imposta, per le imprese che investono in ricerca , sviluppo ed innovazione.
Tra le novità proposte dalla Finanziaria 2010 troviamo infatti uno stanziamento aggiuntivo di 200 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011.
Che cosa si intende esattamente per credito d’ imposta?
Il credito d’imposta, in generale, è un’ agevolazione disciplinata da norme legislative, prevista a favore di determinati soggetti in base a particolari requisiti. Rientra a pieno titolo nel sistema di aiuti previsto a favore delle imprese.
Le imprese, a prescindere dalla loro dimensione, dalla localizzazione e dal settore di appartenenza, possono richiedere l’ agevolazione semplicemente attraverso la compilazione dell’ apposito riquadro del modello Unico ed ottenere una concreta riduzione del carico fiscale – imposte IRAP e IRES.
Il credito d’ imposta è calcolato sulle spese normalmente ammissibili per le attività di ricerca e sviluppo, in particolare:
– costi per il personale ( ricercatori e tecnici impiegati nell’attività di ricerca );
– costi per strumenti e attrezzature ( nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto );
– costi per fabbricati e terreni;
– spese di consulenza specifiche per l’ attività di ricerca e sviluppo tecnologico;
– materiali
– l’acquisizione dei risultati della ricerca contrattuale, l’acquisizione delle competenze tecniche o i costi sostenuti per l’acquisto di brevetti.
La percentuale delle spese ammissibili da detrarre è pari al 10% per le attività realizzate dall’impresa mentre tale percentuale aumenta al 40% se i progetti hanno visto la concreta collaborazione da parte delle Università o dei centri di ricerca.
Non esiste alcuna restrizione per quanto riguarda la localizzazione dell’attività di ricerca: le attività commissionate a soggetti esterni all’impresa sono agevolate nella stessa misura ed alle stesse condizioni, siano esse svolte sul territorio italiano o in quello europeo.
Il credito di imposta, in quanto misura di fiscalità generale, non costituisce aiuto di Stato ed è quindi cumulabile con eventuali aiuti di Stato (anche alla R&S) ricevuti a valere sulle stesse attività e sugli stessi beni.
(Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico http://www.sviluppoeconomico.gov.it )
Per ricevere le nostre novità e i nostri aggiornamenti iscriviti alla newsletter di PlanConsulting.it
Per rimanere aggiornato con questo blog iscriviti ai Feed RSS
E tu cosa ne pensi ? Lascia il tuo commento
A cura di Dott.ssa Alessandra Gervasi Ufficio Finanziamenti Plan Consulting
===========================================
===========================================
Diventa Fan su Facebook alla ns. pagina “Mondo d’impresa “