Un tempo le aziende avevano enormi magazzini;
oggi usando l’ elaborazione elettronica dei dati, le informazioni sugli ordini vengono trasmesse in tempo reale e le aziende possono produrre solo quello che serve, consegnarlo nel minor tempo possibile, senza neppure far transitare il prodotto dal magazzino.
Ma cosa più importante possono controllare e seguire le preferenze dei clienti e fare una produzione programmata. In tal modo si abbattono i costi connessi con il mantenimento delle scorte e la gestione del magazzino.
Allora Just-in-time a tutti i costi?
E’ sbagliato pensare di poter applicare il metodo del “just-in-time” (scorte tendenti a zero) ad ogni tipologia di azienda.
Sarebbe fantastico avere zero scorte, zero attese, zero ritardi, zero burocrazia, zero inefficienze…….In realtà la presenza di una certa quantità di scorte per alcune aziende, soprattutto di piccola e media dimensione, il più delle volte è utile se non addirittura indispensabile.
Senza scorte si rischia di non poter soddisfare in tempo la domanda dei clienti o addirittura un blocco della produzione per mancanza di materie prime.
Al contrario una quantità eccessiva di scorte può comportare l’ immobilizzazione del capitale circolante e di conseguenza maggiori oneri finanziari che vanno ad influenzare il risultato economico.
E’ quindi necessaria una oculata gestione degli approvvigionamenti e degli stock in tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione.
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A cura di Dott.ssa Alessandra Gervasi Ufficio Finanziamenti Plan Consulting