Il rendiconto finanziario

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A cura di Dott.ssa Alessandra Gervasi

La finalità di un bilancio redatto secondo gli IAS/IFRS è quella di fornire informazioni sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sulle variazioni della struttura finanziaria dell’impresa, utili ad un’ampia gamma di utilizzatori per prendere decisioni in campo economico.
Le informazioni sulle variazioni della struttura finanziaria dell’impresa sono particolarmente utili per accertare la capacità di produrre disponibilità liquide o mezzi equivalenti e per determinare la necessità del loro impiego.
Tali informazioni sono desumibili attraverso la presentazione del rendiconto finanziario, cui è dedicato il principio contabile internazionale IAS 7 “Rendiconto finanziario”.
Il rendiconto finanziario è dunque parte integrante di ciascun bilancio redatto secondo gli IAS e deve essere presentato da tutte le imprese indipendentemente dal tipo di attività svolta (industriale,commerciale o finanziaria) e dal fatto che le disponibilità liquide possano essere considerate il prodotto dell’impresa (come è nel caso degli istituti finanziari).

Il rendiconto finanziario ha lo scopo di presentare le variazioni dei “flussi finanziari” avvenute nel corso dell’esercizio. Per “flussi finanziari” s’ intendono “le entrate e le uscite di disponibilità liquide e mezzi equivalenti”.
Le “disponibilità liquide” comprendono sia la cassa che i depositi a vista mentre le “disponibilità liquide equivalenti” rappresentano investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in un ammontare certo di cassa.

Il rendiconto finanziario deve dunque presentare i flussi finanziari durante l’ esercizio suddivisi tra attività operativa, attività di investimento e attività finanziaria. In particolare i flussi finanziari generati dall’attività operativa derivano dalle operazioni di gestione che partecipano alla determinazione dell’utile o della perdita dell’esercizio.
L’ammontare del flusso finanziario derivante dall’attività operativa è un indicatore particolarmente significativo poichè fornisce la misura in cui tale attività ha generato flussi finanziari sufficienti a rimborsare prestiti, a mantenere la capacità operativa dell’entità , a pagare i dividendi e a effettuare nuovi investimenti finanziari senza ricorrere a fonti di finanziamento esterne all’impresa.
I flussi finanziari derivanti dall’attività di investimento riguardano gli acquisti o le vendite di immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie. L’informazione distinta del flusso finanziario dell’attività di investimento è¨ importante poichè indica la misura in cui i costi sono stati sostenuti per acquisire risorse destinate a produrre futuri proventi e flussi finanziari.
I flussi finanziari derivanti dall’attività finanziaria comprendono l’ ottenimento o la restituzione di risorse finanziarie sotto forma di capitale di rischio o di debito. L’indicazione distinta del flusso finanziario dell’attività finanziaria è importante in quanto è utile nella previsione di richieste sui futuri flussi finanziari da parte dei finanziatori dell’ impresa.
Oltre alla necessità di una suddivisione dei flussi finanziari per area gestionale di pertinenza, nello IAS 7 non si trovano altre indicazioni specifiche in ordine alle modalità tecniche di redazione del rendiconto finanziario. Da ciò emerge che ci sono ampi margini di discrezionalità tecnica per la sua redazione e che viene data la preferenza al rendiconto redatto in termini di liquidità rispetto alla redazione del rendiconto redatto in termini di variazioni di capitale circolante netto.

Esempio di schema di rendiconto finanziario

A. Flussi finanziari dell’attività operativa
B. Flussi finanziari dell’attività di investimento
C. Flussi finanziari dell’attività finanziaria
D. Flusso netto generato dalla gestione (A ± B ± C)
E. Disponibilità liquide iniziali
F. Disponibilità liquide finali (D ± E)

Fonti:
– Rivista ” Basilea 2-verso un nuovo rapporto banca-impresa”, n.2 aprile-giugno, editrice “Editrice Le Fonti S.r.l”;
– Rivista “Guida alla Contabilità e Bilancio”, marzo 2006, articolo di Alessio Iannucci.

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