Imprese gestite da donne o in cui le donne ricoprono cariche manageriali di rilievo sono oggi una realtà diffusa e in continua crescita.
E’ generalmente riconosciuto come le donne abbiano innata capacità gestionale, spiccato senso di praticità, intuito e creatività….vere e proprie risorse nell’ attuale mondo del lavoro.
Tutto ciò non è però sufficiente!
Oggi un’ impresa vincente ha bisogno più che mai di informazione, formazione e finanziamenti. Non basta avere qualità intrinseche e buone idee.
Parlando di imprese femminili, è importante darne una chiara connotazione. Non esiste una definizione univoca. In generale, possiamo dire che un’ impresa può essere definita femminile, quando:
– si ha un’ impresa individuale e il titolare è una donna;
– si hanno società di persone e società cooperative in cui il numero di donne socie rappresenta almeno il 60% dei componenti la compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute;
– si hanno società di capitali in cui le donne detengono almeno i 2/3 delle quote di capitale e costituiscono almeno i 2/3 del totale dei componenti dell’ organo di amministrazione.
Sotto il profilo della forma giuridica la ditta individuale rimane preponderante ( vuoi per paura di esporsi troppo vuoi per la tipica concretezza femminile) anche se recentemente la tendenza è quella di andare verso forme più moderne e organizzate come quella della società di capitali.
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A cura di Dott.ssa Gervasi Alessandra
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