Non è sempre scontato che se aumenti l’utile hai un rating migliore. Ecco un esempio. Guarda il video :
Un imprenditore mi ha chiesto di analizzare la sua impresa, perché voleva sapere come mai che nel 2016 aveva avuto più utile, diminuendo il fatturato e mantenendo le solite spese fisse dell’anno precedente L’utile netto è infatti aumentato del 8,5% nei confronti dell’anno precedente.
L’azienda negli anni 2014 e 2015 ,utilizzando la scala tipo S. & P, aveva un punteggio di scoring sul bilancio, uguale ad “A ” cioè alta affidabilità creditizia . La valutazione invece è peggiorata nel 2016, infatti ha ottenuto “BBB+” rimanendo comunque in buona affidabilità creditizia rischio medio .
Il ROS, l’indice sulla redditività delle vendite calcolato sul reddito operativo cioè escludendo la gestione finanziaria e quella straordinaria rapportato ai ricavi netti , è passato dal 10,3% al 5,9% .
Il problema è che l’azienda ha ottenuto un utile netto superiore, non grazie alla gestione caratteristica, ma grazie a quella straordinaria.
Questo ha creato anche una lieve maggiorazione dei debiti a breve termine nei confronti dell’anno precedente.
A questo punto l’imprenditore al quale sino poco tempo fa bastava sapere se guadagnava oppure no, da ora in poi vorrà sempre sapere qual è il rating della sua azienda, e nel caso di miglioramenti o peggioramenti, vorrà andarci sino in fondo e vederci chiaro.
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