Banche : Un altro bello schiaffone alle imprese per le Commissioni sui fidi
Chissà perchè, hanno vinto ancora i poteri forti, infatti l’hanno avuta vinta gli Istituti di Credito nei confronti delle imprese e famiglie.
Mi riferisco a quello che è successo in seguito ad uno degli aspetti più significatici del decreto liberalizzazioni cioè un emendamento della senatrice Anna Rita Fioroni nel voto di fiducia a fine febbraio ,col quale si è imposto il decadimento di tutte le commissioni, gli oneri o le competenze accessorie delle banche a fronte delle concessioni di linee di credito » .
Come specificato in un articolo de “ Il tirreno del 26.03.2012 “Commissioni sui fidi, vincono le banche- L’Abi ottiene il ripristino in extremis, per l’Adusbef la cancellazione sarebbe stata un atto di civiltà Carlo Bartoli”
- L’articolo 27 bis del testo approvato recita infatti così: «Sono nulle tutte le clausole comunque denominate che prevedano commissioni a favore delle banche a fronte della concessione di linee di credito, della loro messa a disposizione, del loro mantenimento in essere, del loro utilizzo anche nel caso di sconfinamenti in assenza di affidamento ovvero oltre il limite del fido».
Dopo le dimissioni in massa dei vertici Dell’ABI è rimasto tutto in discussione alla Camera e si è ” giunti ad un altro decreto legge che le reintroduce, sia pure con un tetto trimestrale dello 0,5%. Per i consumatori rimane poi la magra consolazione dell’introduzione dell’ennesimo Osservatorio, questa volta, appunto, sul credito.
Questa, infatti, era una norma considerata molto punitiva dal sistema bancario che stimava mancati ricavi per una decina di miliardi. Il che significa, specularmente, che questa decina di miliardi continuerà a gravare su privati e su imprese spesso in difficoltà.”
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Trovo Significativa inoltre l’osservazione del Senatore Elio Lannutti www.asca.it
“Ripristinare le commissioni bancarie, con la sola preghiera di trasparenza per gli istituti di credito protetti dalla mancata vigilanza di da Bankitalia, e’ l’ennesimo schiaffo alle famiglie e alle imprese strozzate dal mancato accesso al credito e da costi di gestione dei conti correnti tra i piu’ alti d’Europa. Se l’Abi canta vittoria, ancora una volta sono le forze produttive del Paese ad essere messe in ginocchio da Governo e maggioranza che – conclude Lannutti – trovano sempre il modo di tutelare i poteri forti e inasprire le vessazioni a danno dei consumatori‘”
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