Cosa cambiera’ nel rapporto Banca Impresa con le Nuove linee guida EBA?

CAMBIO RAPPORTO BANCA IMPRESA
Tempo di lettura: 6 minuti

Fino ad oggi, nella maggior parte dei casi , per concedere un finanziamento, gli istituti di credito hanno sempre dato il maggiore peso ai dati passati, bilanci e dichiarazioni dei redditi, oltre e soprattutto alle garanzie.

Dal 30.06.2021 ci dovrebbe essere un cambio di passo per l’accesso al credito, dovuto alle nuove linee Guida dell’EBA (Autorità Bancaria Europea) e saranno sempre più in voga termini come “forward-looking”, “early warning”.

Per le nuove richieste di finanziamento sarà data, dal sistema bancario,  particolare importanza ad un approccio forward-looking , il guardare avanti, con particolare attenzione a business plan, budget di tesoreria e pianificazione dei flussi di cassa oltre che ad indicatori prospettici.

Saranno attivati indicatori di early warning per dare alla banca segnali di allerta su possibili segnali di crisi .

Servirà che le imprese dimostrino anche con dati qualitativi la continuità aziendale e che abbiano effettivamente un adeguato assetto organizzativo “Going Concern”.

Le banche saranno obbligate proprio dall’EBA a far uso di procedure rigorose di valutazione del merito di credito, sia nella fase di concessione che per la revisione periodica dei finanziamenti.

Queste linee guida, nascono per ridurre gli alti livelli di crediti deteriorati (Non Performing Loans) e per cercare di garantire più stabilità al sistema bancario.

Quando avverrà il passaggio a queste direttive?

 

– Dal 30 giugno 2021 per i nuovi prestiti e anticipazioni
– Dal 30 giugno 2022 per i prestiti e anticipazioni già esistenti
– Dal 30 giugno 2024 per procedure di monitoraggio in cui le banche dovranno strutturarsi per il monitoraggio continuo.

 

A chi si rivolgono le Linee guida?

Le linee guida si rivolgono alle Banche che dovranno poi propagare e ribaltare sulle imprese i comportamenti voluti dall’EBA e la cultura del “rischio”  allo scopo di migliorare la qualità creditizia dei nuovi prestiti.

Infatti come specificato nelle linee guida:

Gli enti finanziari  dovrebbero assicurare che una cultura del rischio di credito sia attuata in modo efficace a tutti i livelli dell’organizzazione e che tutti i membri del personale coinvolti nei processi di assunzione, di gestione e di monitoraggio del rischio di credito ne siano pienamente consapevoli e siano tenuti a rispondere delle loro azioni.

Inoltre le Banche dovrebbero fare attenzione ai fattori ESG e i rischi ad essi associati nella loro propensione al rischio di credito.

ESG è un acronimo che significa :

  • Environmental, per l’impatto sull’ ambiente 
  • Social, per i progetti con  impatto sociale;
  • Governance, per aspetti amministrativi e di governo dell’impresa.

Perciò gli enti dovrebbero valutare l’esposizione del cliente ai fattori ESG, in particolare ai fattori ambientali e all’impatto sul cambiamento climatico, e l’adeguatezza delle strategie di mitigazione, come specificate dal cliente.

In breve, le raccomandazioni suggeriscono che se le aziende non hanno business sostenibile è più difficile finanziarle.

E con le Garanzie?

Qui le linee guida introducono una novità nello scenario del credito, cioè sembra che verrà data meno importanza alle garanzie :

Nel valutare il merito creditizio del cliente, gli enti dovrebbero porre enfasi su una stima realistica e sostenibile del reddito e del flusso di cassa futuro del cliente, e non sulla garanzia reale disponibile. La garanzia reale non dovrebbe essere di per sé un criterio dominante per l’approvazione di un finanziamento e non può di per sé giustificare l’approvazione di un contratto di prestito..

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Cosa dovrebbero analizzare le banche nella valutazione del merito creditizio?

Dovrebbero :
-analizzare la posizione finanziaria e il rischio di credito del cliente;
-analizzare il modello di business e la strategia aziendale del cliente;
-determinare e valutare il credit scoring o il rating interno del cliente, quando possibile, in conformità alle politiche e alle procedure relative    al rischio di credito;

 

Analisi della posizione finanziaria del cliente

Ai fini dell’analisi della posizione finanziaria nell’ambito della valutazione del merito creditizio, come sopra specificato, gli enti dovrebbero considerare gli elementi che seguono:
a. la posizione finanziaria attuale e prospettica, compresi i bilanci, la fonte della capacità di rimborso per adempiere gli obblighi contrattuali, anche in caso di possibili eventi sfavorevoli, e, se del caso, la struttura patrimoniale, il capitale circolante, il reddito e il flusso di cassa;
b. se del caso, il livello di leva finanziaria, la distribuzione dei dividendi e le spese in conto capitale effettive e previste del cliente, nonché il suo ciclo di conversione di cassa in relazione alla linea di credito in esame;
c. se del caso, il profilo di esposizione fino alla scadenza, in relazione ai potenziali movimenti di mercato, come le esposizioni denominate in valuta estera e le esposizioni garantite da veicoli di rimborso;
d. se del caso, la probabilità di default, sulla base del credit scoring o del rating interno;
e. l’uso di opportune metriche e indicatori finanziari, specifici per classe di attività o per tipo di prodotto, in linea con la loro propensione al rischio di credito
f. Gli enti dovrebbero assicurare che le proiezioni finanziarie utilizzate nell’analisi siano realistiche e ragionevoli.

 

Le banche nel concedere credito alle imprese daranno:

-Maggiore enfasi all’analisi dati e indici qualitativi
-Maggiore enfasi all’analisi dei dati prospettici (business plan, budget, pianificazioni di cash flow ) che ai dati storici (bilanci, dichiarazione redditi)
-Importanza agli aspetti strategici aziendali
-Importanza ad analisi di vari scenari in situazioni di stress tramite analisi di sensibilità della capacità di rimborso del cliente in condizioni future sfavorevoli in relazione al modello di business del cliente:
-Meno importanza alle garanzie rispetto al cash flow e alla capacità di rimborso prospettica
-Importanza nella valutazione dei fattori ESG

 

Monitoraggio del credito

Gli enti dovrebbero monitorare attentamente la capacità dei clienti di rimborsare o rifinanziare i loro debiti durante tutto il ciclo di vita di un prestito e non solo verso la fine del termine di quest’ultimo.
Nell’ambito delle attività di monitoraggio, le banche dovrebbero sviluppare, mantenere e valutare regolarmente indicatori di preallerta quantitativi e qualitativi pertinenti, supportati da un’adeguata infrastruttura informatica e di dati che consenta di rilevare tempestivamente l’aumento del rischio di credito nel loro portafoglio .
Gli indicatori di preallerta dovrebbero condurre a una maggiore frequenza del processo di revisione e ad una più intensa raccolta di informazioni presso il cliente.

EBA- PIANIFICAZIONE-BUDGET CASSA

 

 

E allora cosa devono fare le imprese?

In pratica, per valutare il merito di credito dell’azienda, la banca guardera’ la capacità attuale e futura di creare flussi finanziari per rimborsare i finanziamenti e valuterà anche le strategie dell’azienda oltre alla capacità del management.

Per le aziende diventeranno centrali le analisi prospettiche dei flussi di cassa dei business plan, dei budget , del controllo degli indici prospettici, dell’implementazione e controllo di indicatori qualitativi per la verifica della strategia aziendale.

Tutto ciò per le aziende, significa applicare processi  di pianificazione economica e finanziaria con attenzione al monitoraggio e verifica periodica degli indicatori di preallerta.

In sostanza, la Banca, per dare credito, dovrà adeguarsi alle linee guida EBA e di conseguenza i clienti bancari, dovranno adeguarsi a loro volta .

E’ abbastanza evidente che se le cose rimarranno così come sono scritte adesso, le Aziende che col tempo non si adegueranno, è immaginabile che avranno molte più difficoltà ad ottenere credito e a mantenere gli affidamenti in essere.

Quindi se l’azienda ha bisogno di credito,  in qualche modo si dovrà adeguare.

Inoltre c’è un motivo in più per le aziende per adeguare i propri controlli interni e le proprie procedure.

Infatti c’è da notare che le linee guida EBA per certi aspetti, parlano la solita lingua della Normativa sul Nuovo Codice della Crisi di impresa, per le valutazioni prospettiche Forward Looking , per gli indici di allerta Early Warning e tutto poi serve per  garantire la continuità aziendale  Going Concern.

 

Attenzione però :

al di là di quello che sarà il futuro rapporto con la banca, la pianificazione economica e finanziaria e il controllo di gestione se adeguati  all’organizzazione aziendale, sono attività che fanno molto bene all’impresa e di solito, se ben applicate con costanza, aiutano a migliorare i risultati economici e la liquidità aziendale.

 

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