Tre punti fermi per dare battaglia agli sprechi aziendali !


“I difetti non sono gratis. Qualcuno dà loro origine e viene pagato per farlo“
Deming William Edwards
Guarda l’articolo in video di “3 modi per combattere gli sprechi aziendali”:
“I difetti non sono gratis. Qualcuno dà loro origine e viene pagato per farlo“
Deming William Edwards
Guarda l’articolo in video di “3 modi per combattere gli sprechi aziendali”:
La settimana scorsa ,prima delle ferie di Ferragosto ho fatto il punto della situazione sull’andamento del fatturato con un socio ed amministratore di una una piccola società metalmeccanica.
Periodicamente ci si incontra anche con tutti gli altri soci della ditta e si controlla il budget con gli scostamenti oltre che l’andamento per il raggiungimento del break even point .
Nell’ultimo incontro fatto a giugno avevo fatto notare alla proprietà e alla Direzione ,che se si fosse continuto sulla strada tracciata ,entro la fine dell’esercizio , non si sarebbe arrivati alla meta prefissata.
E’ sempre esistita la domanda per chi vende su commessa se, e fino a quanto si possono ridurre i prezzi delle commesse.
In questi periodi di crisi economica finanziaria per certi settori aziendali dove la concorrenza è talvolta spietata, è diventata una domanda di routine .
Come ottenere il limite al di sotto del quale è MEGLIO NON SCENDERE , limite sotto il quale non è conveniente andare , né da un punto di vista economico, né da un punto di vista strategico??
In questi ultimi mesi , ho effettuato varie analisi di bilancio e alcune aziende hanno usufruito dell’ Articolo 15, commi da 16 a 23, del decreto legge 29 novembre 2008, n. 185 cioè la Rivalutazione degli immobili delle imprese .
In linea generale la rivalutazione ha portato benefici a livello di partimonio.
Dunque anche le Banche quando si vedono arrivare un bilancio con più patrimonio netto, dovuto alla Riserva di valutazione ,sono in genere più “contente” , in quanto si va proprio incontro ad uno dei principi di Basilea 2 cioè la ricapitalizzazione delle imprese .
Ho notato però che il rating in alcuni casi non migliora o migliora di poco ( nel ns caso in esempio rimane stabile ).
Perché?
E’ importante valutare la redditività per cliente ?
La scorsa settimana mi hanno presentato due giovani impiantisti i quali, 3 anni fa , hanno creato una piccola società di impianti meccanici che lavora per pochi clienti su commessa.
Mi hanno chiamato poiché in banca non riuscivano a risalire in positivo nel conto corrente e quindi si chiedevano se guadagnavano abbastanza oppure no.
Ho fatto una chiacchierata con loro e mi sono fatto dire come gestivano gli acquisti, le vendite, e il ciclo finanziario.
Bene , per non dilungarmi ,dopo aver fatto una breve analisi , una delle problematiche riscontrate, senza entrare nel merito del ciclo finanziario, era che i due giovani non avevano margini a sufficienza per coprire i costi fissi .
Per questo la piccola azienda avrebbe raggiunto il punto di pareggio gli ultimi giorni dell’anno rischiando di andare nell’anno successivo se qualcosa fosse andato storto in riferimento alle previsioni .
Essi non avevano un controllo gestionale e di conseguenza non si rendevano conto quale fosse il cliente che non gli rendeva il margine necessario.